Della differenza tra corpi animati e non.

Settimana casalinga di riposo post-autodistruzione-psico-fisica, una di quelle settimane che ti prepari dalla settimana prima:
a casa,
a riposo,
così magari
studio anche un poco,
finisco di aggiustare il blog,
tengo in ordine la stanza
e tutto quello che ci si ripromette di fare nei momenti in cui i sensi di colpa sfiorano il record di qualche anno fa.

Mi trovo sulla strada per il terrazzo, io e la sigaretta di non mi ricordo chi, in un orario di quelli che ormai all'orologio sarà esaurita la batteria;
i fari della casa del vicino sono sempre accesi, tutta la notte: non si bada a spese quando c'è da martoriare le nottate altrui.
Il mio vicino studiava il puntamento di quei fari mesi prima di comprarli, prima ancora di comprare la casa: ha comprato la casa per poter piazzare quei due fari, checchè ne dica lui.
Ho provato a chiedergli:
- Per quale motivo hai scelto proprio me tra tutti i frequentatori notturni di terrazze?
Ma ha risposto qualcosa del tipo:
- Come? Tutti gli attori fanno a turni per le tazze?
Il mio vicino ha sempre il taglia-erbe acceso, lui vive per il suo prato o per eliminare le mie leggendarie voglie di studio. Un giorno che non si è sentito il taglia-erbe del vicino mia sorella ha imparato a cosa serve il tasto "-vol" del suo stereo.

Ma torno alla terrazza che non è il luogo adatto per raccontare di tutte le fonti d'inquinamento acustico della mia casa.

Il primo faro, in ordine di apparizione, urla la sua essenza un paio di metri più in su del terzultimo gradino della scala per il terrazzo. E' diretto nel preciso punto in cui gli occhi dovrebbero poter guardare per indicare ai piedi i punti giusti da calpestare per superare incolume l'ultimo scalino. Questo faro svolge la sua funzione di accecatore notturno nel punto più vantaggioso per auto-indurre nel malcapitato salitore-di-scale pericolosi lanci nel basso. Per non parlare del coefficiente di difficoltà di base delle scale che, considerando la loro diradazione e la loro capacità di mimetismo notturno, è già notevole.
Un sole che ti squarcia le retine durante la scalata alza il coefficiente a livelli olimpionici.
Eppure le prime tre volte ero quasi giunto in cima,
sarà l'adrenalina che sale proporzionalmente all'avvicinarsi della meta,
sarà l'ora tarda,
sarà che c'è lo scalino che crolla ogni volta che ci si poggia i piedi,
fatto sta che mi è toccato cadere e risalire fino in cima per quattro volte.

Fortuna che allora avevo ancora cinque vite, ora dovrò starci molto più attento.

L'altro corpo terrestre che farebbe invidia a Naos , completa l'opera. E' li, immobile, da buon oggetto inanimato quale è, attento a non sbagliare la mira, mentre pensa alla stoltezza di chi ha osato superare le insidie del suo fratellone ( dando per scontato che l'età dei fari è proporzionale alla loro altezza da terra, il primo è nato prima. ). Rimugina, il faro minore, alla mancanza di acume di chi, nella speranza di tranquillità notturna, ha sottovalutato le insidie della luce. Scopre con il suo raggio las...hem...luminoso il filo elettrico che provvede al sostentamento di ogni elettricume del vicinato. Quel filo grigio svolazza al limite tra la luce e le ombre come ogni co-antagonista che si rispetti.

Ora, il problema non sono ne il faro ne il filo di per sé, nulla di così obsoleto, il problema è il vento.

Sono rimasto imbalsamato a guardare questo filo comparire e scomparire finché non mi sono bruciato la mano.



...neanche fosse la gif animata della marmotta che confeziona la cioccolata ( grazie Rob! ).


Da fissare per sempre.




4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ancora non ti ha maledetto nessuno?!? =O

Allora provvedo io!!!

Cordialmente,

Ale

=)

Certo, come prima maldizione non è un granchè, lo so, mi sarei dovuta impegnare di più (giá solo per aver avuto l'onore di esser stata la prima!!!) ma sono certa che riceverai altre maledizioni migliori!!!

micchio ha detto...

...grazie, grazie!
Ma non devi meravigliarti, è che i miei milioni di lettori preferiscono esprimersi con un silenzio-assenso di eguale, se non maggiore, potere espressivo.

Anonimo ha detto...

Non è che il tuo vicino è imparentato con la donna-piccione, la vecchia trascina-mobili oppure l'appartamento dall'allarme inestinguibile? ( tutte presenze inquietanti della mia via )

< Axsar >

micchio ha detto...

@Axsar
Ho già avuto una lunga discussione con un simile del tuo appartamento dall'allarme inestinguibile e ti capisco, non è un bel audire. Però i molestatori acustici sono cugini solo alla lontana di quelli visivi, magari neanche si conoscono, ad essere parenti sono parenti comunque!