and when the worrying starts to hurt and the world feels like graves of dirt, just close your eyes.

giusto qualche led rosso, il rimbalzo sul pavimento di quello che riesce a filtrare nella fessura delle tende. E il ricordo di come dovrebbe essere la stanza che riempie i bui. Più o meno.
tururuuuduuuum.
                                                                       - e di dove sia l’interruttore del neon: per le emergenze.
quant’è sufficiente per tirare fuori tutti i mostri dai quadri. Tutti quei mostriciattoli che, in linea di massima, al massimo muovono gli occhi. Ma sempre quando nessuno li vede.
tururuuuduuuum
.                                              - più per sgranchirsi un poco che per altro.
e con neanche un post-it con un arcobaleno colorato, o simili. Come le chiese prima di pasqua, tutte le pareti ripassate a mo’dì: sembra la stanzetta del figlio immaginario di Lugosi. Tutte.
tururuuuduuuum.

                                                                       - tanto, se ci fossero, i puffi avrebbero le righe nere.
il soffitto a travi fatto alternando una trave si e una trave fatta d’intuito. Più vicino del solito, molto. A finalmente dimostrare, metro alla mano, l’insensatezza delle valutazioni quantitative.
tururuuuduuuum.

- no, di botole per la soffitta con i fantasmi non ce né.
la parte aperta della porta accostata in fondo a sinistra, lascia pure lei un quanto basta di chissà cos’è che c’è lì dentro. Un quanto basta di è meglio tenere d’occhio anche quell’entrata.
tururuuuduuuum.

                                                                       - ci vorrebbero un paio di paia d’occhi in più.
la fessurina della porta accostata lascia intendere con un’ovvietà ben più che  probabile, tutti gli altri obbrobri che stanno appena più in là, pronti ad entrare appena girati gli occhi.
tururuuuduuuum.

                                                                       - uno, due, tre: stella. vi ho visto ricominciate.
e l’ostinazione di quegli spruzzi di lucine che se ne stanno fermi a gustarsi la scena, invece di darsi una mossa. Invece di prendere una folatina nelle tende, almeno, per dirne una.
tururuuuduuuum.

                                                                       - squillasse lo schermetto del cellulare, almeno.
nel frattempo sono cresciuti i mostri dei quadri. Sicuri di sapermi distratto abbastanza: mentre io spremevo gli occhi a cercare luci a cui appendermi, loro si sono spremuti fuori dalle loro immagini.
tururuuuduuuum.

                                                                       - come succede con i brufoli e la robaccia che velano.
e senza arcobaleni, senza spade laser verdi, senza fiori, senza pacchetti nastrati, senza cuoricini rosa, senza dolci glassati carta da zucchero, senza colori pastello, senza puffi azzurri e bianchi.
tururuuuduuuum.

                                                                       - ‘ché i riempitivi rallentano il carico dell’inquietudine.
la soluzione meno intelligente sarebbe una di quelle a occhi chiusi, a testa sotto al cuscino, a senza voce, a senza mani. Come a dire fate di me quel che avete l'intenzione di.
tururuuuduuuum.

                                                                       -  o l’interruttore del neon.


ogni io che sei, tururuuuduuuum. in ogni io che sei, tururuuuduuuum. in ogni io che sei, tururuuuduuuum. in ogni io che sei, tururuuuduuuum. in ogni io che sei, tururuuuduuuum. in ogni sei, tururuuuduuuum. in ogni io che sei, tururuuuduuuum. in ogni io che sei, tururuuuduuuum.