O i principi di base sono sbagliati o ci sono gli alieni.

...c'è qualcosa che non va, da oggi non mi fido, ho avuto l'ennesima conferma, le eccezioni sono troppe.

- Passi che a pranzo a casa di nonna più cibo prelevi dal piatto per spedirlo nello stomaco e più il contenuto aumenta di volume. Senza pietà.

- Che ogni volta che guardi uno spot pubblicitario che ti è piaciuto per la seconda volta dura clamorosamente meno tempo. Cronometro alla mano.

- Che i miei CD, oltre a riprodursi, spariscano. Nei backup poi c'è tutto tranne il salvataggio di quelli andati.

- Che l'entropia della mia stanza aumenta all'aumentare della cura che metto nel riordinarla. Come aumenta pure il volume della busta nera di immondizia che la mia stanza produce.


Ma non posso accettare che le pagine che ho da studiare lievitino, non sono dell'umore adatto per riuscire a mandare giù una cosa tanto grave...e la matematica dove è andata a farsi sodomizzare stasera?




Magari è solo che ho messo quei fogli troppo vicino ai CD.

Quasi quasi vado a prendere un po' d'aria, va!

Prendi in mano un pezzo di carta imbrattato, lancialo in piccoli pezzetti dentro il vento e vedrai che non avrai più paura di mostrarti quello che tanto non ricorderai neanche più.
Eppure la nostalgia dei pensieri volati via non puoi mica strapparla.

Se provassi invece a mostrarmi soltanto a chi pensi potesse capire, invece ti rendi conto di quanto sia impossibile spiegarsi. La decisione più logica sarebbe starmene seduto in silenzio.
Eppure tutto l'egocentrismo che c'è nel bisogno di dire non la smette di urlare.

E se parlassi senza avere la speranza di un ascoltatore? Se dicessi cose senza sperare che qualcuno proverà a capire? Potresti continuare a parlare da solo in silenzio, lo so.


Se fai una passeggiata al sole e nelle orecchie metti Help me warm this frozen heart dei Piano Magic, ti rendi conto che il sole non porta via nessun pensiero, che il vento non basta a farti smettere la voglia. ..magari il problema è solo quello.

The Perfect Night

Ho pensato potesse essere stimolante se non divertente poter passare un altro paio d'ore della vita nella contemplazione del mio panorama terrazzifero [di cui nel post del 25], ma sono atterrito di essere costretto ad affermare che:
stanotte i fari del vicino sono in sciopero, hanno deciso per una situazione di totale oscurità del quartiere per, a quanto pare, almeno tutta la notte. Sono ancora ignoti i motivi dello sciopero, nessuno prova ad azzardare ipotesi.

Nonna direbbe:
-Non parlar male che t'attiri le disgrazie!
Zio, invece:
-L'utilità delle cose si vede solo quando mancano.

A non approfondire sembrerebbe un problema da nulla, ma quei fari ormai sono entrati a far parte dell'ecosistema-quartiere: non si limitano più a svolgere il compito d'ipnosi dei frequentatori notturni di terrazze ma, tutto il vicinato ha imparato a fare affidamento sui fari che

1. Svolgono funzione orientativa per:
- Me che abito proprio li vicino.
- Ogni marinaio nel raggio di settecento metri quadrati (no, questa non so spiegarla).
- Ladri d'appartamento. (Non capisco: nel senso che rubano gli appartamenti o che rubano stando comodamente nei loro appartamenti?...bah, la vita è traboccante di bivi.)
- Gli alieni che tengono d'occhio in modo continuato e sospettosamente volgare l'aspiratore per le foglie secche del mio vicino. Si, si, anche il mio vicino ha bisogno di cambiare di tanto in tanto. Chi gli darebbe torto d'altronde? E' dura vivere una vita di solo taglia-erbe, il bisogno di nuove esperienze lo sentiamo tutti.

2. Vengono usati come trappola mortale per:
- Aerei guidati da piloti disinformati che scambiano gli illuminatori del mio vicino per le segnalazioni della torre di controllo dell'aereoporto di destinazione, con tragiche conseguenze. Non so se il mio vicino abbia qualcosa contro i piloti di areoplani o se lo strano fenomeno sia una conseguenza casuale e incontrollata.
- I vampiri in temporanea forma di pipistrello che, ad una 'sì forte esposizione luminosa, irrimediabilmente perdono il controllo del loro sistema d'ultrasuoni e si lanciano verso il nucleo di quelle probabili reazioni a fusione nucleare auto-alimentate, con tragiche conseguenze. Il mio vicino, infatti, pratica l'ammazzavampirismo per hobby. Nei momenti critici in cui, il suo taglia-erbe gli lascia preziosi minuti di attività alternative (causa: bisogno di raffreddamento del motore), si possono distinguere chiaramente (dalla stanza in cui io provo a studiare) le urla mostruose degli sventurati consanguinei di Vlad III che lui ammolletta al sole.

3. Sono sfruttati come:
- Fonte d'energia per la centrale fotoelettrica del mio quartiere:
una trovata geniale per fornire di elettricità abusiva a tutti gli abitanti delle case che dovrebbero attingere corrente dai fili che, passati per la "casa dai fari", ne escono privi di ogni energia.
Tra le altre cose, la nostra, è considerata l'unica centrale foto-elettrica dell'universo ad essere produttiva soprattutto di notte.

Tre tecnici della NASA, due vampiri due elfi e un'inquantificabile forma pensante di vita aliena stanno discutendo tra loro di un possibile impiego di centrali basate sul modello di questa, non solo per la realizzazione di una fonte energetica inestinguibile ma, finanche, come dimostrazione filologico-pratica dell'eternità del tempo [ in questa teoria d'utilizzo filosofico c'è lo zampino di quei fatalisti dei vampiri che per la prima volta si sono trovati d'accordo con gli elfi. L'odio-amore che hanno in comune verso la non-morte permette un dialogo di relativa pace tra le due razze (Nonno direbbe:
- Chi c'ha 'r pane non c'ha i denti.) ].

Il motivo di dissidio risiede nelle diverse interpretazioni dell'utilizzo sia teorico che pratico della centrale:

- I tecnici della NASA vorrebbero subito nascondere la nuova scoperta per poterne sfruttare l'idea originale nella regia di una serie televisiva denominata "Fox Mulder e Sydney Bristow: alla scoperta dell'eternità! ". Tutto questo per destinare gli incassi della serie allo studio del nervosismo umano come possibile fonte d'energia alternativa.

- I vampiri, dal canto loro, esigono la proprietà assoluta della centrale e di tutti i relativi copyright della scoperta, come pegno economico per la loro offesa: non possono tollerare la mancanza di valori estetici nella postura di quegli esponenti della loro razza spiaccicati sul vetro dei fari che fungono proprio da nutrimento per la centrale: esigono un'ammenda. Non sono filtrate informazioni relative all'uso che i vampiri farebbero della centrale.

- Gli Elfi sono divisi in due fazioni interne in disputa: tra loro c'è chi vorrebbe costruire "centrali elettriche eterne elfiche" nelle loro foreste elfiche per assicurarsi l'energia che permetterebbe loro di realizzare il sogno elfico di avere tutte le piante della foresta elfica in fiore anche di notte e senza spese; mentre altri sono decisi che il modo migliore per impiegare una simile forza è da cercarsi nella saggezza elfica, quindi vorrebbero attendere per la decisione finale almeno un'altra decina di migliaia d'anni.

- Gli o lo (che dir si voglia) alieno ha espresso la sua opinione ma nessuno ha gli organi sensoriali adatti per poterla percepire.

Un parente qualsiasi direbbe:
- Ognuno porta l'acqua al suo mulino.


intanto

le tenebre regnano incontrastate su CANALAT.

Imitazione del tuono.

Anche stasera ho mancato il mio unico appuntamento settimanale con il principe dei mass media:
non posso farci nulla, è più forte di me: se non vedo Le Invasioni Barbariche non posso andare a letto tranquillo:
Daria Bignardi è l'essenza di ciò che vorrei essere se fossi una presentatrice.
Nei momenti di maggior impeto mi convinco che la Daria di cui sopra risponda a tutti i requisiti del modello a cui mi ispirerei.
Ho anche provato a mettermi in una camicetta-bianca-scollata, ma l'effetto che do non è proprio uguale, uguale.
Eppure non demordo.
E' solo questione di tempo.
Ne sono certissimo.

Se mi troverò seduto ad un tavolo a chiedere:
- Preferiresti capire Montale, vivere a South Park, saper dare una definizione di Intelligenza Artificiale o schiavizzare tua moglie?
A Robin Burgener [ ideatore di 20q (da provare assolutamente) ], non ci sarà da preoccuparsi, sto solo seguendo le orme della mia musa ispiratrice.


Tutto questo per poter finalmente affermare che stasera non andrò a letto tranquillo e che le mie capacità creative sono esasperate dal mio stato d'agitazione.
Considerato che un blog non è un blog se non li ha tutti, ma dico tutti, i luoghi comuni dei blog, apro un angoletto per le citazioni per il quale non necessiterò di molta creatività.


"Dal punto di vista della proprietà, i diritti di riproduzione sono regolati dalla nostra legge sui diritti d'autore. Vi sono altri diritti che nessuna legge sulla proprietà letteraria può regolare [...] quì nasce il problema dell'autentica originalità. [...]
Soltanto l'informazione indipendente è additiva. [...]
Non vi è alcun modo per tutelare i diritti su [...] una qualsiasi cosa, salvo quello di impedire l'identica riproduzione dello stesso concetto con le stesse parole. [...]
Un pittore come Picasso [...] dicendo tutte quelle cose che sono sulla punta della lingua della sua epoca sterilizza l'originalità dei suoi contemporanei [...]
L'idea che in un mondo soggetto a continue modificazioni l'informazione possa essere immagazzinata senza una sostanziale menomazione del suo valore, è un'idea falsa.
-Tratto da: Norbert Wiener, Introduzione alla cibernetica: L'uso umano degli esseri umani, Torino, Bollati Boringhieri, 1966.








Le domande della Bignardi sono assurde.

Cosa chiederebbe a Wiener?


E a Montale?




E a te?

Tra me e me.

"For Absent Friends"

Opeth, Deliverance, Northern Music, 2002.



- Ti è mai capitato di avere molto spazio bianco e di non sapere come riempirlo?
# Si, spessissimo.
- E allora?
# ...
- Che fai in quel caso?
# ...
- ...
# ... ..
- Capisco.


# Grazie, mi sembri un tipo sveglio.
- A te.
# Ci stiamo scambiando troppi complimenti, non trovi?
- Si.


# Guardati.
- Fatto.
# ...
- Ora datti un'occhiata anche te.
# Fatto.


- Bene, siamo tornati sulla terra.
# ... ..
- ...
# ... ..
- No, non piangere, ti prego.
# Va bene, ho smesso.


- ... ..
# Inizi te ora?
- No.
# Bene.
- ... ..
# ... ..

Della differenza tra corpi animati e non.

Settimana casalinga di riposo post-autodistruzione-psico-fisica, una di quelle settimane che ti prepari dalla settimana prima:
a casa,
a riposo,
così magari
studio anche un poco,
finisco di aggiustare il blog,
tengo in ordine la stanza
e tutto quello che ci si ripromette di fare nei momenti in cui i sensi di colpa sfiorano il record di qualche anno fa.

Mi trovo sulla strada per il terrazzo, io e la sigaretta di non mi ricordo chi, in un orario di quelli che ormai all'orologio sarà esaurita la batteria;
i fari della casa del vicino sono sempre accesi, tutta la notte: non si bada a spese quando c'è da martoriare le nottate altrui.
Il mio vicino studiava il puntamento di quei fari mesi prima di comprarli, prima ancora di comprare la casa: ha comprato la casa per poter piazzare quei due fari, checchè ne dica lui.
Ho provato a chiedergli:
- Per quale motivo hai scelto proprio me tra tutti i frequentatori notturni di terrazze?
Ma ha risposto qualcosa del tipo:
- Come? Tutti gli attori fanno a turni per le tazze?
Il mio vicino ha sempre il taglia-erbe acceso, lui vive per il suo prato o per eliminare le mie leggendarie voglie di studio. Un giorno che non si è sentito il taglia-erbe del vicino mia sorella ha imparato a cosa serve il tasto "-vol" del suo stereo.

Ma torno alla terrazza che non è il luogo adatto per raccontare di tutte le fonti d'inquinamento acustico della mia casa.

Il primo faro, in ordine di apparizione, urla la sua essenza un paio di metri più in su del terzultimo gradino della scala per il terrazzo. E' diretto nel preciso punto in cui gli occhi dovrebbero poter guardare per indicare ai piedi i punti giusti da calpestare per superare incolume l'ultimo scalino. Questo faro svolge la sua funzione di accecatore notturno nel punto più vantaggioso per auto-indurre nel malcapitato salitore-di-scale pericolosi lanci nel basso. Per non parlare del coefficiente di difficoltà di base delle scale che, considerando la loro diradazione e la loro capacità di mimetismo notturno, è già notevole.
Un sole che ti squarcia le retine durante la scalata alza il coefficiente a livelli olimpionici.
Eppure le prime tre volte ero quasi giunto in cima,
sarà l'adrenalina che sale proporzionalmente all'avvicinarsi della meta,
sarà l'ora tarda,
sarà che c'è lo scalino che crolla ogni volta che ci si poggia i piedi,
fatto sta che mi è toccato cadere e risalire fino in cima per quattro volte.

Fortuna che allora avevo ancora cinque vite, ora dovrò starci molto più attento.

L'altro corpo terrestre che farebbe invidia a Naos , completa l'opera. E' li, immobile, da buon oggetto inanimato quale è, attento a non sbagliare la mira, mentre pensa alla stoltezza di chi ha osato superare le insidie del suo fratellone ( dando per scontato che l'età dei fari è proporzionale alla loro altezza da terra, il primo è nato prima. ). Rimugina, il faro minore, alla mancanza di acume di chi, nella speranza di tranquillità notturna, ha sottovalutato le insidie della luce. Scopre con il suo raggio las...hem...luminoso il filo elettrico che provvede al sostentamento di ogni elettricume del vicinato. Quel filo grigio svolazza al limite tra la luce e le ombre come ogni co-antagonista che si rispetti.

Ora, il problema non sono ne il faro ne il filo di per sé, nulla di così obsoleto, il problema è il vento.

Sono rimasto imbalsamato a guardare questo filo comparire e scomparire finché non mi sono bruciato la mano.



...neanche fosse la gif animata della marmotta che confeziona la cioccolata ( grazie Rob! ).


Da fissare per sempre.




Shockin in my town.

E non c'è bisogno di discutere sui motivi per cui un individuo decide di iniziare a sbattere in faccia al mondo i suoi pensieri, perchè chiedersi il motivo per cui uno dovrebbe aprire un blog è una domanda che suona troppo simile ad un "Perchè scrivi?" che suona troppo simile a tutte le domande esistenziali che ci insegnavano i professori di religione delle medie.

E non inspirano bei ricordi i professori di religione delle medie, ognuno ne sa qualcosa. Non capirò mai: professore e religione sono due termini che proprio non si accostano...ed è superfluo aggiungere che è un po' come immaginare un prete vergine. Se continuiamo ad andare avanti per paradossi accettati solo per il gusto dell'opinione pubblica, qui finiamo ad ascoltare Edoardo Vianello per tutto il resto della nostra esistenza! ( "Guarda come dondolo" è quanto di più simile ad una neo-etàdellapietra mi viene in mente: scaricatela che è un'esperienza da non perdere, è come leggere il nostro sconvolgente LIBRO-CUORE dopo aver finito "Il castello dei destini incrociati". L'evoluzione mentale è da dare per scontata dopo un tale latente shock).

E se nessuno va a spiegare alla gente che il tg4 è cacca
anche solo perchè 2+2=5 è vero solo in un paesaggio così sfrenatamente distopico come quello di Orwell, e
Se i nostri graziosi cinquantenni continuano a guardare Buona Domenica,
Non vedo perchè io, dal basso della mia insensataggine dovrei spiegarmi le motivazioni che mi hanno spinto fin qui. Voglio imparare per bene a battere a tastiera di notte e a video spento perchè sarebbe stupendo riuscire a scrivere nel buio completo, il blog è uno dei modi che ho per fare allenamento. Quando riuscirò a non dover rileggermi ogni due righe, allora, penserò ad un altro eventuale motivo per andare avanti, ora mi accontento.

E sarebbe ancora più bello riuscire a farlo con la penna, ma da sdraiato le penne non scrivono mai bene, e i fogli usati non si riconoscono al buio...i fogli usati al buio sono come nuovi...ed è bella la carta quando è bianca, fa paura.

Si risolverebbe il problema dell'abbattimento degli alberi se i fogli potessero tornare bianchi con così poco!
"Il problema dell'abbattimento degli alberi" ( d'ora in poi PAA) che i professori di religione delle medie ostentano come uno dei mali principi dell'era dei pc...come una sorta di predestinazione, come se tutti gli alberi dell'Amazzonia fossero li solo perchè noi ci potessimo fare carta a quadretti piccoli!
Non gettate i cotton-fioc nel water altrimenti il buco nell'ozono si ottura, il ghiaccio dei poli non si scioglie più, un giorno l'acqua costerà come l'oro e solo allora Del Piero smetterà di deliziarci con il suo uccellino.

"E' tutta colpa del buco dell'ozono".

Quindi, se tutti voi volete continuare a tirare quel sospiro di gioia che aleggia palpabile quando uno qualsiasi degli invitati al vostro compleanno, a metà serata, fa una battuta sull'uccellino di Del Piero, mi raccomando, fate come me: dite ai vostri ex-professori delle medie che i cotton-fioc vanno gettati nell'apposito cestino dei rifiuti. Così che loro riportino l'indicazione ai loro alunni con la stessa petulanza che userebbero parlando del PAA.

Il giorno in cui anche te che leggi guarderai Buona Domenica arriverà prima o poi, perchè la razionalità passa, Costanzo è per sempre.



"Rozzi cibernetici, Signori degli Anelli: Orgoglio dei manicomi".